lunedì 13 settembre 2010

TUTTO IL MONDO DEVE APPRENDERE CHE IL DR. RENZO PAMPALON E' STATO ASSOLTO DA TUTTI I CAPI D'ACCUSA INFAMANTI CUI ERA STATO INFANGATO: A MIO AVVISO HA SOFFERTO ABBASTANZA E' ORA DI RESTITUIRGLI TUTTA L'ONORABILITA' CHE GLI SPETTA

Caro Dr.Renzo Pampalon,
mi permetta di prendermi la liberta' di spezzare una lancia in suo favore, perche' dopo anni che seguo le sue vissicitudini, prendendo ovunque possibile info sulla sua vita: di militare, di scrittore e di Cavaliere di Malta, vorrei che finalmente il Mondo sappia la VERITA' sulla sua persona e l'ingiustizia cui lei sta subendo.
Tutti DA ANNI non fanno altro che denigrarti, e spesso continuano a farlo (malgrado tutto il mondo sappia del tuo vero e sincero impegno che hai nel sociale), per rapporto alle info che appaiono su di te in google, le quali riportano solo ed esclusivamente il fango che ti hanno gettato addosso negli anni 93/94 per il pseudo colpo di stato, traffico d'armi, truffe ecc., e mai tutte le assoluzioni che hai avuto. 



Sarebbe ora che riportassero a caratteri cubitali anche il fatto che sei una persona d'Onore e, che sei stato assolto da tutti i processi, con formula piena da tutti i capi d'accusa infamanti; per una persona del tuo spessore, trovo che google o i giornalisti delle varie testate, quando un Uomo come te e' stato tanto ingiustamente accusato e ha sofferto moltissimo dagli eventi carcerari e giudiziari, dovrebbero riportare e divulgare a livello mondiale l'ASSOLUZIONE A CARATTERI CUBITALI, e far riottenere tutto il rispetto e la dignità cui  l'UOMO giustamente merita.


Solo per un fattore di correttezza voglio riportare la verita':


• Renzo Pampalon (classe 1950), padovano di origine, laureato in Scienze Politiche. Legionario in Corsica negli anni settanta presso il Gruppo Operativo della Legione (G.O.L.E.) ha partecipato, tra l'altro, a interventi alle Comore (Mayotte) e a Djibouti. Fondò una scuola di sopravvivenza a Molina di Ledro, denominata "Born to live", la cui sede andò distrutta per un incendio doloso nel maggio 1993. Nello stesso anno la magistratura di Trento spiccò un suo mandato di cattura in quanto ritenuto implicato nel progetto golpista che prevedeva l'occupazione della sede RAI di Saxa Rubra a Roma. Il 3 giugno 1994 è stato arrestato in Francia, a Draguignan, a seguito del mandato di cattura internazionale emesso in data 24 febbraio 1994 dal tribunale di Roma per traffico internazionale di armi (elicotteri MI 8/ MI 10 Taurus, gas Somovac e RPG) oltre al colpo di stato. L'8 marzo 2001 la Corte di Appello di Roma ha pronunziato la sentenza assolutoria per non aver commesso il fatto, in ordine a tutti i capi d'accusa.


Il Dr. Pampalon Renzo non progettò il golpe: assolto per non aver commesso il fatto in ordine a tutti i capi d’accusa, l'ex legionario fondatore di Born to Live", articolo giornalistico del quotidiano "Alto Adige" del 10 marzo 2001.

lunedì 15 marzo 2010

Renzo Pampalon ora non e' piu' nella Legione Straniera, ma opera per il bene dei piu' bisognosi come tutti i Cavalieri di Malta, infatti e' Cancelliere del Priorato Autonomo Melitense del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme

CODICE COMPORTAMENTALE D'OGNI CAVALIERE


I princìpi e i contenuti del presente codice costituiscono specificazioni esemplificative degli obblighi di diligenza, lealtà e imparzialità, che qualificano il corretto comportamento di un Cavaliere
Il Cavaliere conforma la sua condotta al dovere costituzionale di servire esclusivamente l’Ordine con disciplina ed onore e di rispettare i princìpì di buon andamento e imparzialità.

Il Cavaliere mantiene una posizione di indipendenza, al fine di evitare di prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interessi con l’Ordine di appartenenza. Egli non svolge alcuna attività che contrasti con il corretto adempimento dei compiti e si impegna ad evitare situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all'immagine dell’ Ordine.

Il Cavaliere usa e custodisce con cura mantello e Onori di cui dispone solo per motivi comandati dall’ Ordine e non utilizza a fini privati.

Il comportamento del Cavaliere deve essere tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra i tutti gli appartenenti all’ Ordine.

Il Cavaliere non chiede, per sé o per altri, né accetta, neanche in occasione di festività, regali o altre utilità salvo quelli d'uso di modico valore, da soggetti che abbiano tratto o comunque possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ Ordine

Nel rispetto della disciplina vigente del diritto dell’ Ordine, il Cavaliere comunica all’ Ordine di appartenenza la propria adesione ad associazioni ed organizzazioni, anche a carattere non riservato, i cui interessi siano coinvolti dallo svolgimento dell'attività, salvo che si tratti di partiti politici.

Il Cavaliere non costringe altri appartenenti all’ Ordine ad aderire ad associazioni ed organizzazioni, né li induce a farlo promettendo vantaggi di carriera.

Il Cavaliere non sfrutta la posizione che ricopre nell' Ordine per ottenere utilità che non gli spettino. Nei rapporti privati, in particolare con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, non menziona né fa altrimenti intendere, di propria iniziativa, tale posizione, qualora ciò possa nuocere all'immagine dell'Ordine stesso.

Il Cavaliere in diretto rapporto con il pubblico presta adeguata attenzione alle domande di ciascuno e fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri Cavalieri dell'Ordine.

il Cavaliere si astiene da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell'immagine dell'Ordine

.Il Cavaliere tiene informato L’ Ordine dei propri rapporti con gli organi di stampa discutendone preventivamente prima di ogni iniziativa pubblica.

Il Cavaliere non prende impegni né fa promesse in ordine a decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all' Ordine, se ciò possa generare o confermare sfiducia nella struttura o nella sua indipendenza ed imparzialità.

Nella redazione dei testi scritti e in tutte le altre comunicazioni il Cavaliere adotta un linguaggio chiaro e comprensibile.

Nella stipulazione di contratti per conto dell'Ordine, il Cavaliere non ricorre a mediazione o ad altra opera di terzi, né corrisponde o promette ad alcuno utilità a titolo di intermediazione, né per facilitare o aver facilitato la conclusione o l'esecuzione del contratto.


Il Cavaliere Osserva la costituzione del sovrano ordine di San Giovanni di Gerusalemme
il Cavaliere Osserva e rispetta tutto ciò gli venga detto o impartito da tutti i Dignitari dell'Ordine.
Il Cavaliere deve essere attento e osservante allo scopo nobile dell’Ordine, e deve attenersi alle sue regole

Il Cavaliere adempie a tutte le obbligazioni inerenti ai diritti e doveri del proprio status

Il Cavaliere deve sostenere e difendere la parola data

Il Cavaliere deve sostenere e difendere il prestigio dell'Ordine Cavalleresco al quale appartiene

Il Cavaliere deve prodigarsi in aiutare i più deboli, gl’indifesi ed i bisognosi senza discriminazione alcuna.

Il Cavaliere durante le cerimonie deve assumere atteggiamenti all’altezza della situazione, rispettoso dei dignitari del maestro e di tutti i confratelli

Il Cavaliere anche dopo la cerimonia può smettere il mantello solo dopo essersi accertato che i dignitari lo abbiano fatto, dopo averlo tolto lo adagerà sul braccio sinistro o sullo schienale della sedia facendo attenzione e sistemandolo in modo da rendere ben visibile la croce ad otto punte che ci contraddistingue e alla quale ha giurato fedeltà

Il Cavaliere indossa i propri paramenti con onore, indossandoli come si deve, griffati il più possibile al collo

Il Cavaliere e’ tenuto a riconoscere i gradi dei Dignitari per evitare spiacevoli imbarazzi

sabato 20 febbraio 2010

INCONTRO E DIALOGO CON PAMPALON RENZO

Mesi or sono più o meno tutti i navigatori di internet, hanno potuto leggere l’articolo scritto su di un blog nel quale si scriveva quanto segue: (“A mio avviso è giusto che si sappia, che lo scrittore che pubblica libri presso la Casa Editrice Seneca di Torino, con lo pseudonimo di "LABRANCHE", non è altro che il Cav. Dr. Renzo Pampalon. La modestia di Pampalon Renzo oltrepassa ogni logica, non solo per il fatto che non vuole essere pubblicizato, ma ho appreso da fonte sicura che tutti gli introiti che ha avuto e avra in futuro sulla vendita dei suoi scritti o libri che li si vogliano chiamare, li ha devolti tutti in vera beneficenza. Il Cav. Dr. Renzo Pampalon ha scritto tre libri che trattano l'argomento della Legione Straniera Francese in modo assolutamente veritiero ed emozionante, infatti come molti di noi sanno Pampalon Renzo ha trascorso alcuni decenni all'interno di quella misteriosa struttura militare”), dopo aver letto l’articolo, io stesso, come già precedentemente ho scritto nel mio blog d’aver letto i libri di Pampalon Renzo, e per richieste fattemi, ho anche pubblicizzato le copertine dei libri in questione.

Questo mi ha portato ad avere una grande curiosità nell’incontrare personalmente Renzo Pampalon: cosa che per mia fortuna ho potuto realizzare, infatti 10 giorni or sono ho potuto parlargli di persona, e posso dire a tutti che è una persona assolutamente chiara nelle sue spiegazioni e soprattutto semplice.Gli ho chiesto info sulla Legione Straniera, soprattutto sulla tristemente famosa “sezione di prova” (su questo argomento ho cercato di avere spiegazioni da altri legionari, ma tutti evitavano di parlarne, mentre Pampalon è stato disponibilissimo dandomi oltre alle spiegazioni, anche articoli di giornali Corsi che parlavano di quel DOLOROSO Inferno dei Legionari), si è parlato della sua ex scuola di sopravvivenza sita in Valle di Ledro (TN), che portava il nome del suo primo libro “Born to Live”, che è stata distrutta da un incendio doloso, ma i colpevoli non sono mai stati identificati; tra le svariate domande che gli ho fatto, vi è stata quella che più lo ha turbato: “Cosa la rattrista di più nel non avere la scuola ?, mi rispose: Non aver potuto realizzare il progetto Italia Ecuador Land Route, intitolata “Verso l’Alba del Terzo Millennio”, ma il destino ha deciso così, dunque mi arrendo alla volontà del Supremo”.
Inoltre si è parlato dei suoi libri e chiesi se intendeva pubblicarne altri, come risposta disse, che se la Casa Editrice Seneca Edizioni di Torino l’avesse voluto, tra alcuni mesi avrebbe chiesto la pubblicazione di un quarto libro, che tratta la Diserzione.
Durante tutto l’incontro avuto con questo personaggio, molto sensibile, assolutamente carismatico e colmo d’una grande forza espressiva che mi ha assolutamente coinvolto nel suo esprimere facendomi avere la chiara sensazione di partecipare completamente ad ogni sua vissuto ed espressione, ho captato inoltre un’infinita tristezza che posso quasi considerarla dolorosa, ogni qual volta si parlava dei suoi vecchi commilitoni che il fato, o come lui dice sovente, il Supremo lo ha privato della loro presenza. Spero vivamente di poter trascorrere in futuro altre ore in sua compagnia
Vi assicuro Cari lettori del mio blog, che l'aver trascorso alcune ore in compagnia di Pampalon Renzo, mi ha reso diverso, mi sento più vero e necessario in questo assurdo mondo, che amo profondamente, malgrado tutte le delusioni e dolori che ci fa vivere.