lunedì 9 novembre 2009

Il G.O.L.E. (Gruppo Operativo Legione Straniera) faceva parte del 2°R.E.,


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Risposta per Meda Massimo, come per tutti coloro che sono interessati  a questo argomento.

Il G.O.L.E. faceva parte del 2°R.E., Regimento che venne ricostituito il 1° settembre 1972 (dall’allora colonello della legione Marcel Letestu, nato l’ 8 aprile 1918 e morto il 29 agosto 2006, deceduto con il grado di Generale di Brigata francese) con gli elementi di stanza in Corsica, il Reggimento che prese la denominazione provvisoria di 2°R.E., svolse principalmente compiti di istruzione nella cittadina di Corte, pur mantenendo un reparto operativo (G.O.L.E. composto da quattro compagnie: la compagnia mortai, la C.C.S., la quinta compagnia e la sesta compagnia) basato a Bonifacio. Il Reggimento tornò ad essere interamente operativo nel 1976 quando il G.I.L.E. venne trasferito a Castelnaudary. Da allora il Reggimento che ha ripreso la denominazione di 2°R.E.I., è intervenuto con alcune compagnie, sia a Mayotte, a Djibouti ne 1975, in Ciad nel 1978-79, ed ha partecipato nel 1983 alla missione di pace a Beirut.

9 commenti:

  1. Caro corrispondente Massimo Meda,
    naturalmente le informazioni che ti ho dato sono alquanto chiare ma pure sintetiche, sono certo che altri corrispondenti si prenderanno l'onere ed il piacere di corrispondere con te, e forse alcuni di loro potrebbero anche essere in misura di farti avere notizie di tuo cugino; ma perche' questo sia fattibile dovresti dare maggiori informazioni, non solo sulla persona, ma sui tempi.
    In attesa di poterti rileggere ti auguro un sincero IN BOCCA AL LUPO
    GIUSEPPE

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  2. Buona sera a tutti, sono Bilora Antonio, e vorrei dire al Meda Massimo, che se vuole avere l'emblema della compagnia del G.O.L.E, deve contattare al seguente indirizzo e-mail: Odinooo@tin.it; la signora Luca Tania che e' una collezionista d'emblemi della legione e occasionalmente li vende.
    Sono certo che contattandola e spiegando le proprie ragioni per cui desidera qull'emblema, sicuramente lo avra'; buona fortuna.
    Bilora Antonio

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  3. Ringrazio il Signor Bilora per la sua squisita gentilezza e disponibilita, e nello stesso tempo ringrazio il Signor Rossi Giusepe, per aver inserito l'emblema del secondo Regimento e l'emblema della quinta compagnia del GOLE.
    Domani stesso contattero la signora Luca Tania e cerchero d'avere l'emblema che mi sta tanto caro.
    Meda Massimo

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  4. Sono un appassionato d'arti marziali, voi che siete stati nella legione e in gruppi operativi, che tipo d'arte marziale facevate?
    Sono molto curioso, perche' nei film si vedono sempre gli americani (tipo Rambo) che sono dei super eroi, mentre della legione si sa veramente ben poco; qualcuno puo soddisfare questa mia curiosita? Grazie anticipatamente.
    Mario Danese

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  5. Oggi ho contattato la signora Luca Tania per vedere se disponevano dell'emblena della sesta compagnia del G.O.L.E. secondo regimento straniero, e dopo averle spiegato quanto stessi cercando e le ragioni personali della mia richiesta, ho avuto la gradevole sorpresa d'aver fatto breccia verso la signora, la quale con grande gentilezza mi ha assicurato che domani stesso mi spedira' in contrassegno l'emblema, e vi assicuro che il costo e' assolutamente bassissimo.
    Grazie a tutti.
    Massimo Meda

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  6. Rispondo al Signor Mario Danese appassionato d'arti marziali.


    LA DIFFERENZA TRA ARTI MARZIALI E VERO COMBATTIMENTO CORPO A CORPO, E NON SARA’ CERTO IL CINEMA AMERICANO A SOTTOVALUTARE O A INSEGNARE AI LEGIONARI COME COMBATTERE CORPO A CORPO
    Le arti marziali sono essenzialmente dei metodi educativi, che utilizzano la lotta come mezzo e non come fine, dando all’individuo la possibilità di sviluppare e coordinare tutti quei fattori fisici, psicologici ed emotivi che gli consentano di raggiungere e mantenere un equilibrio psicofisico ottimale ed una tranquillità interiore assoluta in qualsiasi situazione venga a trovarsi. La lotta infatti rappresenta il più naturale e spontaneo “laboratorio di sperimentazione” di se stessi e delle proprie potenzialità nel confronto con gli altri, sempre naturalmente che ciò avvenga secondo quelle precise regole ed accorgimenti che noi definiamo appunto: arti marziali.
    Ecco perché le Arti Marziali trascendono il mero concetto sportivo diventando una scienza che fonde in sé principi antichissimi con modernissime teorie, e che è in grado di dare a chiunque qualcosa di molto prezioso: la capacità di credere in se stessi ed avere la forza nonche’ il coraggio per affrontare le avversita della vita.
    Mentre il combattimento corpo a corpo che si insegna nei gruppi operativi della legione, non ha assolutamente nulla d’arte o artistico, bensi vengono illustrate una serie di mosse che in generale mirano tutte a fare il maggior danno nel più breve tempo.
    Comprende strangolamenti, cravatte, fino ad arrivare, in caso di situazioni difficili da ribaltare, ai morsi al naso, alle orecchie,strizzate violente alle parti basse, e comunque ad attacchi alle parti più vulnerabili del corpo, sotto le orecchie, gola, occhi ect.
    Oltre a queste sono comprese le modalità di difesa nei confronti del nemico armato (di coltello, fucile ecc.).
    "Qui mi ripeto, ma la ripetizione fa parte della pegagogia applicata, ed in questo caso voglio farlo in modo che tutti capiscano bene il concetto: le tecniche militari di combattimento a mani nude mirano a ledere fisicamente l'avversario, senza preoccuparsi se questi rischia di rimanere ucciso.
    Lo scopo principale è sempre quello di infliggere i maggiori danni nel più breve tempo possibile, evitando nel contempo di subirne.
    Nella maggior parte dei casi, l'uccisione dell'avversario costituisce l'unico vero obiettivo militare.
    Un legionario è addestrato a colpire nei punti più deboli, in quanto è certo che un vero nemico lo attaccherà a sua volta negli stessi punti se ne avrà l'occasione e, a differenza di un pugile, è pienamente addestrato a difenderli.
    Non e’ piacevole l'idea di prendere a calci un uomo che si trova a terra, cavargli gli occhi e sferrargli calci nei genitali, ovviamente non piace a nessuna persona normale, soprattutto ai benpensanti, tali tecniche per un legionario combattente rappresentano una necessità assoluta nello scontro a mani nude con un nemico, nel quale l'implacabilità dev'essere accompagnata dalla velocità e dalla violenza.
    In questo tipo di lotta non importa cosa si fa, purchè lo si faccia fulmineamente perche da ciò dipende la loro vita, e nella maggior parte dei casi è proprio così. Sorpresa e rapidità sono i due fattori chiave; l'intenzione non è semplicemente difendersi, ma attaccare, facendo in modo che ogni colpo sia un passo verso l'annientamento del pericolo rappresentato dal nemico.
    Ogni attacco va interpretato come una difesa.
    IL LUPO

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  7. OMPLIMENTI AL SIGNORE DENOMINATOSSI:
    LUPO

    La spiegazione data sulle arti marziali e nel combattimento corpo a corpo e' veramente interessante.
    LUPO, toglimi un curiosita', sei un Legionario, e se si in quale o quali regimenti hai servito?
    Bilora Antonio

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  8. Non c'è nulla di leale in un combattimento corpo a corpo, e quindi non deve neppure essere necessariamente disarmato.
    Qualsiasi cosa possa essere tenuta in mano e usata per ferire o distruggere l'avversario è un legittimo accessorio alle altre armi che il soldato possiede: mani, piedi, ginocchia, spalle, gomiti, dita per artigliare, testa per dare di cozzo, denti per mordere.
    Ecco alcuni oggetti possibilmente disponibili: pala U.S. per scavare trincee, elmetto, pali e pioli delle tende, ramo d'albero spezzato , bastone, spranga o tubo di ferro, cintura (per bloccare attacchi con le mani e per strangolare), lacci delle tende, stringhe degli scarponi, fili elettrici.
    Roberto Caldirola

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  9. Tutti gli eserciti militari hanno sempre istruito i propri soldati nel combattimento disarmato da affiancare al combattimento armato.
    Il combattimento corpo a corpo è un ingaggio fra due o più persone utilizzando le mani o con armi tenute in mano quali lame, bastoni e fucili muniti di baionette.
    Queste istruzioni di combattimento sono abilità militari essenziali. Le armi da fuoco possono essere perse o rotte, o possono non riuscire ad essere imbracciate.
    Quando le forze amiche e nemiche vengono a scontrarsi in campi ristretti e confusionali in cui le armi da fuoco e le granate non sono utilizzabili, l'abilità di combattimento corpo a corpo si trasforma in un bene vitale.
    Dunque non va creduto assolutamente che un militare sia meglio di un'altro, sono tutti uguali, sempre che gli istruttori e la disciplina sia ferrea in modo da far apprendere e assimilare i giusti concetti ai soldati, che essi siano Italiani, Francesi Americani o Sud Africani.
    Max Giuliani

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