Mesi or sono più o meno tutti i navigatori di internet, hanno potuto leggere l’articolo scritto su di un blog nel quale si scriveva quanto segue: (“A mio avviso è giusto che si sappia, che lo scrittore che pubblica libri presso la Casa Editrice Seneca di Torino, con lo pseudonimo di "LABRANCHE", non è altro che il Cav. Dr. Renzo Pampalon. La modestia di Pampalon Renzo oltrepassa ogni logica, non solo per il fatto che non vuole essere pubblicizato, ma ho appreso da fonte sicura che tutti gli introiti che ha avuto e avra in futuro sulla vendita dei suoi scritti o libri che li si vogliano chiamare, li ha devolti tutti in vera beneficenza. Il Cav. Dr. Renzo Pampalon ha scritto tre libri che trattano l'argomento della Legione Straniera Francese in modo assolutamente veritiero ed emozionante, infatti come molti di noi sanno Pampalon Renzo ha trascorso alcuni decenni all'interno di quella misteriosa struttura militare”), dopo aver letto l’articolo, io stesso, come già precedentemente ho scritto nel mio blog d’aver letto i libri di Pampalon Renzo, e per richieste fattemi, ho anche pubblicizzato le copertine dei libri in questione.
Questo mi ha portato ad avere una grande curiosità nell’incontrare personalmente Renzo Pampalon: cosa che per mia fortuna ho potuto realizzare, infatti 10 giorni or sono ho potuto parlargli di persona, e posso dire a tutti che è una persona assolutamente chiara nelle sue spiegazioni e soprattutto semplice.Gli ho chiesto info sulla Legione Straniera, soprattutto sulla tristemente famosa “sezione di prova” (su questo argomento ho cercato di avere spiegazioni da altri legionari, ma tutti evitavano di parlarne, mentre Pampalon è stato disponibilissimo dandomi oltre alle spiegazioni, anche articoli di giornali Corsi che parlavano di quel DOLOROSO Inferno dei Legionari), si è parlato della sua ex scuola di sopravvivenza sita in Valle di Ledro (TN), che portava il nome del suo primo libro “Born to Live”, che è stata distrutta da un incendio doloso, ma i colpevoli non sono mai stati identificati; tra le svariate domande che gli ho fatto, vi è stata quella che più lo ha turbato: “Cosa la rattrista di più nel non avere la scuola ?, mi rispose: Non aver potuto realizzare il progetto Italia Ecuador Land Route, intitolata “Verso l’Alba del Terzo Millennio”, ma il destino ha deciso così, dunque mi arrendo alla volontà del Supremo”.
Inoltre si è parlato dei suoi libri e chiesi se intendeva pubblicarne altri, come risposta disse, che se la Casa Editrice Seneca Edizioni di Torino l’avesse voluto, tra alcuni mesi avrebbe chiesto la pubblicazione di un quarto libro, che tratta la Diserzione.
Durante tutto l’incontro avuto con questo personaggio, molto sensibile, assolutamente carismatico e colmo d’una grande forza espressiva che mi ha assolutamente coinvolto nel suo esprimere facendomi avere la chiara sensazione di partecipare completamente ad ogni sua vissuto ed espressione, ho captato inoltre un’infinita tristezza che posso quasi considerarla dolorosa, ogni qual volta si parlava dei suoi vecchi commilitoni che il fato, o come lui dice sovente, il Supremo lo ha privato della loro presenza. Spero vivamente di poter trascorrere in futuro altre ore in sua compagnia
Vi assicuro Cari lettori del mio blog, che l'aver trascorso alcune ore in compagnia di Pampalon Renzo, mi ha reso diverso, mi sento più vero e necessario in questo assurdo mondo, che amo profondamente, malgrado tutte le delusioni e dolori che ci fa vivere.
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